DIRITTI UMANI a teatro
Spettacolo del mimo Carlos Martinez
Grande successo di pubblico per lo spettacolo Human Rights!
L’evento ha avuto luogo domenica 13 marzo 2011 al Teatro San Marco di Trento, dove è stato sfiorato il tutto esaurito. A fine spettacolo quasi 200 persone hanno espresso il proprio gradimento su un foglietto che era stato consegnato all’entrata. Alla domanda “ha gradito lo spettacolo?” quasi il 70% ha risposto “moltissimo”; il 26% “molto” e il 4% “abbastanza”.
Carlos Martinez è un artista cristiano di fama internazionale, considerato uno dei migliori mimi a livello mondiale.
Il suo spettacolo sui diritti umani si inseriva nel progetto Altrimenti Liberi, intergrandolo e completandolo con un evento artistico di alto profilo.
Tenendo conto dei contenuti del ciclo di incontri “Altrimenti Liberi”, incentrati sul tema della libertà, e considerato che i primi tre articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 fanno riferimento proprio alla libertà, ci sembrava estremamente pertinente cogliere l’opportunità di offrire alla cittadinanza un’ulteriore occasione di riflessione sul tema, attraverso la visione dello spettacolo di Carlos Martinez, mai presente prima d’ora in regione.
Di seguito, una descrizione dello spettacolo “Diritti Umani”, così come presentato dallo stesso artista nel suo sito www.carlosmartinez.com
DIRITTI UMANI – un linguaggio universale per un tema universale
“La Dichiarazione dei Diritti Umani è uno dei temi più universali che riguardano tutti e ognuno di noi in tutto il mondo. Il loro insegnamento diventa imprescindibile dato che è intimamente relazionato con la vita stessa, con il passato, con l’oggi e con il domani. Però non è sufficiente conoscere gli articoli a memoria. Per questo, diverse discipline artistiche, come la pittura, il teatro, i fumetti, la poesia, la musica… si sono messe al servizio dell’insegnamento per stimolare una riflessione al riguardo. Come mimo, ho voluto unirmi a questo compito. Così è iniziato il duro lavoro di convertire i testi in movimenti e gesti; muscoli, tendini e articolazioni hanno iniziato a supplire alle parole. Le idee e i sentimenti si sono dati la mano. E, infine, l’umore e l’ironia si sono uniti per colorare lo spettacolo. Ognuna delle 14 scene ha l’obiettivo di intrattenere e far pensare. Alcune possono sembrare più semplici di altre, ma tutte sono voci silenziose, che si uniscono a molte altre che continuano a denunciare la violazione dei diritti umani in tutto il mondo.”